Le nostre scelte in tavola sostenibili per il pianeta: attenzione e cura per il cibo, inteso sia come qualità che come ricchezza da non sprecare.
Una proposta per alimentarsi in modo salutare ed equilibrato, ma allo stesso tempo con un buon uso delle risorse naturali comuni, garantendo quindi anche una vita sana per le generazioni future.
Il menù proposto predilige alimenti vegetali in quanto a minore impatto ambientale, considerato nelle sue tre componenti: il Carbon Footprint (emissioni di gas serra), il Water Footprint (consumo di acqua dolce) e l’ Ecological Footprint (sfruttamento del suolo), derivanti dalla produzione e dalla preparazione del cibo. Rifacendosi ai principi alla base della dieta Mediterranea che è tra le diete più sostenibili, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale, e che concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi.
Ridurre l’inquinamento del pianeta, i nostri ingredienti nel piatto:
Selezionare prodotti locali e stagionali, in primis gli ortaggi, garantisce ingredienti sempre freschi e quindi con un maggior contenuto nutrizionale (vitamine e sali minerali). Inoltre comprare locale riduce l’impatto ambientale derivato dalle grandi distanze percorse e significa supportare l’economia locale.
Un’agricoltura che sposa un sistema complesso di valori che contribuiscono a ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente e sul clima e che presiedono la tutela della fertilità e della vitalità del terreno, riducendo la contaminazione dei suoli, preservando la biodiversità ed il benessere degli animali.
Conoscere come un prodotto è stato coltivato, o allevato, e seguire il suo percorso dal campo alla tavola.
Privilegiare le tipicità locali o prodotti nazionali.
Limitare i passaggi si traduce in una riduzione delle risorse ambientali utilizzate.
La valorizzazione dei piccoli produttori, così come la trasformazione artigianale, amplifica la qualità della materia prima, limitando l’utilizzo di additivi e conservanti artificiali.
La lavorazione con lievito madre e la macinatura a pietra delle farine dà forma ad un pane ricco, nutriente e molto più digeribile. Il ripristino di varietà antiche, come i grani, contribuisce notevolmente a preservare un patrimonio comune, la biodiversità.
Recupero di saperi tradizionali, di ricette della memoria, di alimenti nobili se pur semplici e comuni. L’orzo ad esempio fornisce un apporto energetico bilanciato ed essendo inoltre una buona fonte di vitamina B1 (detta anche antitristezza) risulta particolarmente utile nei casi di affaticamento fisico e mentale.
Promozione del legame storico, sociale e culturale con il territorio.
Sostenere cooperative sociali con progetti di integrazione lavorativa di persone con disabilità, perseguendo un obiettivo di benessere generale della comunità.
L’utilizzo di erbe aromatiche, oltre ad arricchire il gusto delle pietanze, favorisce i processi digestivi; l’erba cipollina tra le altre ha una funzione depurativa e diuretica. Allo stesso modo le spezie agiscono in maniera benefica a favore del nostro organismo, come la curcuma, che ha proprietà antiossidanti, depurative e antitumorali. Anche l’olio di oliva extra vergine è parte integrante di un’alimentazione sana grazie alla sua azione anti-infiammatoria, antitumorale e neuroprottetiva. I semi e la frutta secca sono fonti di acidi grassi essenziali e micronutrienti regolatori a livello genetico e metabolico.
Limitare al massimo l’utilizzo di materiali da smaltire o riciclare ma favorire il riutilizzo. Richiedendo ai propri fornitori di fare lo stesso.
Valorizzazione delle parti di scarto grazie ad una certa flessibilità e creatività da parte della cucina
Ottimizzando anche il consumo energetico portando avanti più lavorazioni allo stesso tempo.
Monoporzione e finger food per limitare gli avanzi nel piatto.